La prima spedizione si è conclusa ed un bel po’ lavoro è stato fatto, gli strumenti sono stati posizionati e aspettano solo di essere scaricati nelle prossime spedizioni. I rami laterali dell’UR sono molti e fra questi alcuni sono molto lunghi e complessi e raggiungerli a volte ha richiesto diverse ore di cammino ed anche di nuoto. Adesso comunque il numero di rami è cresciuto poiché nonostante i mille impegni ed il numero ridotto di persone coinvolte siamo riusciti a trovare qualche prosecuzione ed a deliziare i nostri occhi con altre meraviglie e lo spirito con una sana esplorazione!
Abbiamo trovato in particolare un bel ramo concrezionato che studieremo nel prossimo giro ed una zona alta, non più attiva, composta da una sequenza di grandi sale, l’ultima delle quali causata da un crollo gigante che ha probabilmente chiuso l’accesso alle parti più interne della montagna! La cosa più sorprendente durante questa esplorazione non è stata solo le dimensioni e la bellezza di queste sale ma è stato trovare al termine dell’ultima sala una decina di impronte di piede nudo di piccola dimensione su fango fresco! Non ve ne erano prima e non è chiaro da dove questa persona fosse passata! Cacciatori di nidi di qualche anno fa? Mistero!
Durante questi spostamenti all’interno di alcuni rami dell’UR siamo stati seguiti da speleologi di Manila del gruppo speleologico GAIA Exploring Club, da speleo locali del gruppo La Karst ed anche da qualche Ranger del parco dalle abilità ammirevoli nella progressione in grotta con infradito e senza attrezzi da progressione in corda! Abbiamo pensato che il prossimo anno un bel corso base di speleologia sia il minimo affinché si possa tramandare un po’ di conoscenza tecnica sull’armo e la progressione anche a chi spesso si improvvisa per mancanza di strutture e associazioni! Ci sono solo 11 speleo club in Filippine di cui 4 a Mindanao e solo 2 a Luzon (l’isola principale).
Durante questo periodo si è continuato anche con la documentazione in 3D di grandi e piccoli ambienti all’interno dell’UR e di altre cavità. In particolare abbiamo visitato una piccola grotta all’interno di un Mogote (torrione carsico tipico del carso tropicale) in cui è stato ritrovato parte dello scheletro di un delfino risalente probabilmente all’epoca del Sirenide da noi scoperto nel 2011 alla fine della God's Highway.
Un'altra galleria dell’UR, chiamata Australian Inlet l’abbiamo raggiunta a piedi dall’esterno con due ore scarse di cammino. Pensiamo che questo inghiottitoio potrebbe essere una interessante alternativa al frequentatissimo ingresso principale magari per un pubblico più avventuroso e dinamico, permettendo così al parco di impiegare qualche guida in più in queste attività parallele!
Facendo un quadro generale della zona, del Parco e di Sabang, ci è sembrato che si possa fare ancora molto per migliorare questo luogo e per far si che la ricchezza che sta producendo l’UR possa essere meglio finalizzata e distribuita. Ma quello che ci ha fatto piacere è che i consigli di La Venta (con nostra grande sorpresa ma soprattutto gioia) sono stati messi in atto. Uno fra tutti l’obbligo per i turisti di navigare all’interno dell’estuario con la sola luce del rematore ed in silenzio. Un enorme risultato per il rispetto delle colonie di pipistrelli e rondini che popolano le volte del fiume! I turisti infatti usufruiscono di una audio guida, che riporta anche le esplorazioni di La Venta.
Alla fine di questo lavoro di monitoraggio avremo altri consigli da offrire e speriamo che la zona possa godere di buona salute per i decenni a venire e che anche le bellezze paesaggistiche possano essere esaltate senza la feroce aggressione del turismo di massa e della speculazione edilizia.
A. Romeo
Hanno partecipato per LA VENTA: Paolo Agnelli, Carla Bertollo , José Maria Calaforra, Leonardo Colavita, Tiziano Conte, Carla Corongiu. Vittorio Crobu, Franco Cucchi, Antonio De Vivo, Paolo Forti, Martino Frova, Francesco Lo Mastro, Alessio Romeo, Partizio Rubhcic, Tommaso Santagata, Stefano Vanni. Ci sono poi con noi i ragazzi del Gaia Exploring Team di Manila.
Si ringrazia: Municipalità di Puerto Princesa, Ambasciata Italiana in Filippine, Tagbalay Foundation, Parco Naturale di Puerto Princesa.
Sponsor: Leica Italia, Laserscangst, Eragest di Tiziano Conte, Lifesaver, Amphibious, Ferrino, Dolomite, Scurion, De Walt, Allemano Metrology.