Nel febbraio 2005 si è svolta la prima spedizione esplorativa dell’associazione La venta nello stato di Shan, in Myanmar.
Il gruppo, costituito da 12 italiani, un inglese e sei ricercatori birmani dell’Università di Yangon, ha lavorato dal 7 al 23 febbraio cercando di ottenere un quadro il più dettagliato possibile del fenomeno carsico nelle aree intorno alla città di Kalaw. I risultati, nonostante lo scarso tempo a disposizione e i non pochi problemi logistici, sono stati al di là d’ogni nostra aspettativa.
Divisi in due squadre, abbiamo compiuto prospezioni preliminari in un’area vasta circa 1500 km2, basandosi soprattutto su numerose segnalazioni di grotte e sulle caratteristiche morfologiche del territorio deducibili dalla cartografia e dalle immagini da satellite. Due zone, in particolare, sono state oggetto d’indagini più accurate.
La prima è situata poco a ovest della cittadina di Kalaw. Si tratta di un’area di qualche decina di km2, caratterizzata da una morfologia a grandi depressioni, in cui affiorano conglomerati lacustri a ciottoli prevalentemente calcarei. Nonostante la particolarità litologica, il carsismo è molto accentuato e vi sono state individuate ed esplorate alcune grotte, una delle quali raggiunge i 700 m di sviluppo. Sempre nei dintorni di Kalaw sono state fatte anche numerose indagini di carattere storico-archeologico in cavità usate come luoghi di culto (link a santuari sotterranei), ricche di statue del Buddha.
Nei dintorni sono state individuate altre cavità assai promettenti, tra cui un probabile sistema inghiottitoio-risorgente (link a fiumi sotterranei), lungo diversi chilometri.
Circa 70 km a sud di Kalaw, e a ovest del paese di Pinlaung, è stata invece raggiunta una vasta area carsica caratterizzata dalla presenza di numerose valli cieche e grandi inghiottitoi, tra cui uno gigantesco visto nel 2004 dall’aereo e facilmente individuabili anche sulle carte. La zona è di accesso non facile ed è stato necessario piazzare il campo base in uno sperduto villaggio di montagna, raggiungibile con un viaggio di 5 ore, trasportando il materiale con carri trainati dai bufali. Nel giro di 8 giorni, in questa zona, sono state esplorate diverse grotte che sembrano appartenere ad un unico sistema carsico molto vasto. La zona carsica, la cui estensione si aggira sui 200 km2, presenta molti altri inghiottitoi e promette di riservare ancora molte sorprese.
In totale, nelle varie zone indagate, sono state individuate circa 20 grotte, di cui solo un terzo esplorate e rilevate per uno sviluppo totale di circa 4 km. Parallelamente sono state fatte osservazioni ed indagini preliminari di carattere geologico, idrogeologico e biologico, con la raccolta di numerose specie animali attualmente in fase di identificazione.