Dal fango al mango
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- Creato: Sabato, 24 Aprile 2010 23:00
- Pubblicato: Sabato, 24 Aprile 2010 23:00
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Tuxtla. Caldo bestia. Laviamo e sistemiamo i materiali. Siamo di ritorno dal campo e in partenza per Boca del Cielo, per un giorno di mare prima del rientro in Italia. Urge un po’ di riposo. E, perché no, anche una sana lavata.
Il Puercoespín è stato davvero generoso: ieri ci ha regalato un altro chilometro di grandi gallerie e pozzi. Ora la grotta ha superato i 3,5 km. Molti rami fanno giri ad anello, creando un dedalo tridimensionale che va pian piano delineandosi nella nostra fantasia. Ancora una volta ci lasciamo alle spalle nodi da sciogliere in futuro.
Tuxtla Gutiérrez. L’albergo dove alloggiamo non è ameno come il rancho Montecristo, e al posto dei grilli canterini e della notte stellata offre connessione a internet. Oltre a caricare sul blog qualche foto scattata nei giorni scorsi, abbiamo appreso della nube di cenere vulcanica che ha gettato scompiglio nel traffico aereo e forse complicherà un po’ il rientro di una parte del gruppo Ombligo.
Ecco cos’era. Da qualche giorno ci sembrava di sentire un bisbiglio lontano, confuso dal rumore della pioggia. Ieri, quando il sole è tornato a splendere su tutta la vallata, tra le nebbioline della selva e i coni del carso tropicale, è esplosa netta la risata. La zona di Lázaro Cárdenas ha deciso finalmente di svelare i suoi segreti: ci ha regalato almeno cinque grotte grandi, comode e belle da fotografare. E tra i locali è partita la gara a chi ci porta alla cueva más grande y más linda.
